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venerdì 23 ottobre
Venerdì in Jazz-TRIBUTO A JOHN COLTRANETRIBUTO A JOHN COLTRANE
VENERDI’ 23 OTTOBRE
CAFE’ OPERA ORE 21.30
Le serate jazz del Cafè Opera tornano a scaldare i venerdì sera recanatesi. Primo attesissimo appuntamento il 23 ottobre alle 21.30 con l’omaggio al sassofonista statunitense John Coltrane. A far rivivere per una notte le sinfonie di “Trane the legend” ci penserà l’Antonangelo Giudice Quartet. Un’eccezionale formazione di artisti talentuosi per iniziare nel migliore dei modi il calendario invernale: Antonangelo Giudice al sax, Alberto Napolioni al pianoforte (vincitore di una prestigiosa borsa di studio a Umbria Jazz), Ludovico Carmenati al contrabbasso e Andrea Morandi alla batteria. Una jam session di assoluta qualità per un pubblico dal palato fine in una cornice da sogno come il Cafè Opera di via Falleroni 85.
INGRESSO LIBERO!
A più di quarant’anni dalla sua morte prematura, Coltrane viene ricordato dal mondo della musica come uno dei più grandi innovatori del jazz anni ’60. L’artista statunitense originario di Hamlet segnò il punto di passaggio tra la poetica del bebop e la rivoluzione del free jazz. Grazie all’impronta di “Trane” il jazz si tramutò da genere popolare a musica colta per un uditorio esigente. Tra i suoi successi spicca “A love supreme”, l’album capolavoro che ha incantato più di una generazione e che ancor oggi occupa un posto di rilievo tra le migliori produzioni di tutti i tempi. “Giant Steps” è la sua composizione più eseguita dai musicisti in ogni continente.
Tre domande al giovane pianista 23enne di Camerino Alberto Napolioni, fresco vincitore di una borsa di studio al Festival Umbria Jazz:
Dopo tanti complimenti è arrivato anche un successo da capogiro a Umbria Jazz. E ora?
«Ho l’occasione della vita. Grazie alla borsa di studio da 10.000 dollari potrò perfezionarmi a Berkley, il College of Music di Boston. Inoltre mi hanno selezionato nel gruppo award che si esibirà a Orvieto verso fine dicembre in occasione dell’Umbria Jazz Winter. Senza poi contare la partecipazione al festival Umbria Jazz del prossimo anno».
Il suo amore per il jazz sarà ripagato. Quando è scattata la scintilla?
«La passione per la musica ha attraversato varie tappe fino al traguardo del jazz. A 16 anni ho avuto un approccio blues. Prima ascoltavo musica rock e pop grazie ai vinili di mio padre. A stravolgere tutto ci hanno pensato i seminari di Arcevia con il maestro Giovanni Ceccarelli».
Come interpreterete il mostro sacro Coltrane al Cafè Opera?
«Ci atterremo alle strutture di “Trane” e agli standard tipici di questo grande artista, senza però trascurare la nostra liricità. Sarà una jam session inedita per tutti gli amici del Cafè Opera».